Premessa: il riordino degli assetti ordinamentali, organizzativi e didattici al centro dei processi di riforma, recentemente avviati dal Ministero dell’Istruzione, si fonda [...] anche sull’accrescimento delle competenze sia disciplinari che metodologico-didattiche da parte del docente, [...] sperimentando nuove forme di didattica con strumenti del cosiddetto web 2.0 (utilizzo didattico dei blogs, podcasts, wikis, videoblogs,dei tags,dei feed RSS, di strumenti mash up, o tecnologie Ajax, Social Network, ambienti CSCL, etc)". In questa ottica ho attivato questo strumento, superando incomprensioni e difficoltà (i colleghi: ma chi te lo fa fare!), mettendolo al servizio degli alunni sia interni, frequentanti l'ITC e sia esterni, quando mi trovo a dover gestire corsi PON, POR, IFTS da esperto. Questa tecnologia è anche al servizio delle famiglie, in quanto possono accedere alla pagina dedicata al percorso didattico del proprio figlio. Possono infatti controllare i contenuti del programma, gli esiti delle interrogazioni, gli avvisi, le prestazioni e i livelli raggiunti e quant'altro, 24 ore su 24. Sono convinto che non esistono, come si dice, genitori "disinteressati". Probabilmente sono molto occupati e non hanno il tempo di seguire i loro figli e credono in tutto quello che quest'ultimi dicono, fidandosi delle loro parole. Seguire quello che fanno i ragazzi non significa controllarli, spiarli, significa prendere coscienza di quello che fanno e intervenire tempestivamente allorquando dovessero presentarsi delle difficoltà. La scuola deve dunque aggiornarsi, deve trasformare gli ambienti di apprendimento adeguandoli alle nuove esigenze. Questo non significa abbandonare i vecchi metodi, deve,anzi, saperli riutilizzare, riciclare, modernizzarli. Ecco che la scuola, da apparato monolitico, semi-amministrativo,deve sapere essere flessibile, ri-programmabile, attenta. |