Menu principale:
Sotto la città di Gerusalemme, s'immagina essere scavata l'immensa voragine dell'Inferno, creata dalla caduta di Lucifero.
CANTO I: Dante si smarrisce nella selva del peccato, è invaso da grande sconforto. Arriva ai piedi di un colle illuminato dal sole, si rincuora e comincia a salire, ma tre belve gli bloccano la strada. Interviene Virgilio che lo guiderà attraverso l’Inferno e il Purgatorio. ATTIVITA'
CANTO II: Sta calando la sera, Dante invoca le Muse affinché gli diano forza, dubita di essere all’altezza dell’impresa: prima di lui soltanto due uomini vivi, Enea e san Paolo, avevano compiuto la discesa nel regno dei morti. Virgilio lo rassicura: la sua salvezza è voluta da tre donne beate: la vergine Maria, santa Lucia e Beatrice, che dall’alto del cielo sono intervenute in suo soccorso. ATTIVITA'
CANTO III
Nell'Inferno vi si entra solo attraverso la famosa
Porta dell'Inferno con le sue celebri epigrafi:
Per me si va ne la città dolente,
per me si va ne l'etterno dolore,
per me si va tra la perduta gente.
Giustizia mosse il mio alto fattore;
fecemi la divina podestate,
la somma sapienza e 'l primo amore.
Dinanzi a me non fuor cose create
se non etterne, e io etterno duro.
Lasciate ogne speranza, voi ch'intrate'.
Il primo luogo che si incontra è
l'Antinferno. Superando il fiume Acheronte sulla barca di Caronte, si entra infine nell'Inferno vero e proprio.
ATTIVITA'