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"noi aggirammo a tondo quella strada, parlando più assai ch'ì non ridico; venimmo al punto dove si digrada: quivi trovammo Pluto il gran nemico".
Canto VII. Papè Satan, papè Satan aleppe!: è il primo verso del canto, grido rabbioso e intraducibile di un nuovo demonio, Pluto, che cerca di spaventare il poeta. I dannati spingono col petto enormi pesi intorno alla balza del girone (IV cerchio). Sono divisi in due schiere: gli avari percorrono la loro metà del cerchio in un senso, i prodighi nel senso opposto; quando s'incontrano, si rinfacciano reciprocamente la loro colpa. Molti sono uomini di Chiesa, ma Dante non può riconoscerli perchè la loro colpa li ha deformati a tal punto da renderli irriconoscibili. Nel cerchio successivo, il V, ribolle un fossato di acque buie che forma la palude dello Stige, dove sono immerse genti ignude e lorde di fango, tutti appaiono irosi e sono intenti a percuotersi e a mordersi ferocemente. Sono gli iracondi che si lasciarono vincere dall'ira, gli uni ancora furibondi con gli altri. In mezzo a loro, ma sepolti del tutto nell'acqua fangosa, vi sono gli accidiosi, cioè coloro che frenarono esteriormente l'ira, serrando i loro rancori dentro di sè. Essi traggono continuamente profondi sospiri, come si vede dal ribollire dell'acqua paludosa.
Versi 1-
«Pape Satàn, pape Satàn aleppe!»,
cominciò Pluto con la voce chioccia;
e quel savio gentil, che tutto seppe,
disse per confortarmi: «Non ti noccia
la tua paura; ché, poder ch'elli abbia,
non ci torrà lo scender questa roccia».
Poi si rivolse a quella 'nfiata labbia,
e disse: «Taci, maladetto lupo!
consuma dentro te con la tua rabbia.
PECCATORI
PENA
CONTRAPPASSO
Avari e prodighi
Divisi in due schiere opposte, gli avari e i prodighi girano a semicerchio (i primi nel semicerchio di sinistra, i secondi in quello di destra) ruotando con il petto enormi macigni, fino a scontrarsi; quindi si rimproverano a vicenda la propria colpa e ricominciano a girare nel senso opposto, fino a scontrarsi e rimproverarsi nuovamente: così per l'eternità.
Per analogia, come in vita per amore del denaro e dei lussi si affaticarono ad accumulare o a sperperare ricchezze, così ora si affanneranno per l'eternità a spingere con il petto massi di dimensioni diverse, la cui grandezza varia a seconda della quantità di beni accumulati o sperperati.
Giovanni Stradano
PERSONAGGI
Molti Papi e cardinali.