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Dante e Virgilio scendono nel III cerchio dove vi sono i golosi, tormentati da una pioggia incessante di acqua fredda e sporca, di neve e grandine. Qui incontrano Cerbero, cane dalle molte teste, che latra con tre bocche; Virgilio lo acquieta gettandogli del fango in bocca. Dal fango si solleva la figura dl fiorentino Ciacco, con cui Dante inizia un lungo colloquio sulle vicende politiche della città. Ciacco profetizza lo scoppio della guerra civile e il sanguinoso alternarsi al potere di Bianchi e Neri. Terminato il dialogo, Dante e Virgilio riprendono il cammino, parlando della condizione dei dannati dopo il giudizio universale.
Gustave Doré
Versi 22-
Quando ci scorse Cerbero, il gran vermo,
le bocche aperse e mostrocci le sanne;
non avea membro che tenesse fermo.
E 'l duca mio distese le sue spanne,
prese la terra, e con piene le pugna
la gittò dentro a le bramose canne.
CANTO
VI
ATTIVITA'
GUARDIANO
PECCATORI
PENA
CONTRAPPASSO
Cerbero (il cane a tre teste dall'unta barba, solitamente guardiano di tutti gli inferi ma nella Divina Commedia solo guardiano del terzo cerchio).
Golosi
Giacciono
supini nel fango puzzolente, sotto
una pioggia di grandine, di acqua
sudicia e di neve, e sono assordati
dai latrati di Cerbero
che li dilania avidamente
Per analogia. Come
in vita indulsero
troppo alla gola,
amando cibi e
bevande raffinate e
profumate, così ora
sono costretti a
saziarsi di una
sozza e puzzolente
lordura, e poiché
mangiarono
avidamente,
spezzando il cibo,
ora sono avidamente
dilaniati da
Cerbero.
Giovanni Stradano
PERSONAGGI
Ciacco.